“Su questo terreno, sul presente e sul futuro” dell’Intelligenza artificiale “si misurerà ancora una volta la nostra capacità, la capacità della comunità internazionale di fare quello che il 2 ottobre del 1979 un altro papa, San Giovanni Paolo II, ricordava nel suo celebre discorso alle Nazioni Unite: ‘L’attività politica, nazionale e internazionale, viene dall’uomo, si esercita mediante l’uomo ed è per l’uomo’. Questo sarà sempre il nostro impegno e il nostro cammino”. Così la premier Giorgia Meloni nel videomessaggio in cui annuncia la partecipazione del Papa alla sessione del G7dedicata all’IA. “In molti, e non a torto, ritengono” che l’avvento dell’Intelligenza artificiale sia “la più grande sfida antropologica di quest’epoca – aggiunge la presidente del Consiglio -: una tecnologia che può generare grandi opportunità ma porta con sé anche grandi rischi, oltre a incidere inevitabilmente sugli equilibri globali. Il nostro impegno è quello di sviluppare meccanismi di governance per garantire che l’IA sia incentrata sull’uomo e controllata dall’uomo, ovvero che mantenga al centro la persona e abbia la persona come suo ultimo fine”. Secondo Meloni, “è una sfida che nessuno di noi può pensare di affrontare da solo e io penso che sia fondamentale valorizzare il meglio della riflessione etica e intellettuale che in questo ambito si sta sviluppando. Penso ad esempio al cammino avviato dalla Santa Sede nel 2022 con la Rome Call for AI Ethics, un percorso che porta a dare applicazione concreta al concetto di algoretica, ovvero dare un’etica agli algoritmi”. E per “valorizzare” questo percorso, l’Italia “intende portarlo all’attenzione degli altri leader in occasione del vertice in Puglia” dal 13 al 15 giugno.
Il Papa darà un contributo decisivo per le regole sull’intelligenza artificiale
Di Sala Notizie2 min di lettura
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